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È un percorso non lineare quello che mi ha condotto ad esplorare ambiti diversi della scrittura e della creatività. Per chi ama scoprire anche ciò che non sta cercando, per chi ama spigolare seguendo il proprio istinto, qui c'è del materiale: riflessioni e contributi di arte, fotografia, video, poesie, comunicazione, geografia, personaggi…

[1/6/2001]

Alessandro Albert e Paolo Verzone


Seeuropeans


La spiaggia è il luogo ove le persone si rilassano, dove possono fare ciò che non fanno negli altri luoghi della loro vita quotidiana, dove si possono spogliare, mostrando lecitamente ciò che altrove è meglio non esibire. La spiaggia è la fascia che separa la terra dal mare, è luogo di confine fra il dovere e la libertà.

Era più o meno questo scenario che avevano in mente di fotografare con banco ottico 10x12 Alessandro Albert e Paolo Verzone quando decisero, nel 1994, di ritrarre la gente sulle spiagge di Brighton e Rimini, attratti anche dal contrasto esistente fra le due località: l'una nordica, anglosassone, l'altra mediterranea e particolarmente festaiola. Il reportage che ne venne fuori a quell'epoca non aveva ancora un nome e soprattutto non era ancora un vero e proprio progetto. Ma qualche anno dopo nasce l'idea di continuare il lavoro e di allargarlo al resto dell'Europa: da qui il nome 'Seeuropeans' (che gioca con i termini inglesi see – vedere, sea – mare). Così, nel 1999 Albert e Verzone sono in Svezia (a Tylosand) e in Francia (a Nizza), e nell'estate del 2000, dopo aver vinto il Premio Marangoni per la prima parte di 'Seeuropeans', realizzano un'altra serie di ritratti in Romania, sulle spiagge di Venus e Neptune.

È proprio una delle immagini scattate in Romania che quest'anno fa vincere loro il Word Press 2001, con il terzo premio per la foto singola. Se da un lato il riconoscimento più importante e prestigioso d'Europa conferma e gratifica il lavoro sulle spiagge di Albert e Verzone, dall'altro, premiando una foto singola, ne stravolge un poco il significato, che consiste invece nel progetto stesso, e nel suo mettere in relazione la molteplicità delle immagini. 'Seeuropeans' è una serie di ritratti in progress, che, con un unico scenario – la spiaggia –, vengono raccolti attraverso un viaggio itinerante per l'Europa. È per questo che nel loro sito, www.albertverzone.com/immaginihtml/spiaggeh/index.htm (dove si possono vedere anche gli altri lavori) i fotografi cercano finanziamenti che possano contribuire alle spese di questo neverending reportage.

È un'Europa di sfumature, differenze se non addirittura contrasti quella delle spiagge di Albert e Verzone: le persone, anche se poco vestite, rivelano spesso attraverso inconfondibili segni – anche solo nello sguardo o nell'atteggiamento - la loro diversa appartenenza sociale o geografica. Come il lavoro era partito dalla contrapposizione fra Brighton e Rimini, così continua a procedere in un viaggio tra il nord e il sud, tra l'est e l'ovest dell'Europa, suggerendone le differenti condizioni di vita.
Ma in questi ritratti non vi è denuncia né giudizio, bensì racconto, testimonianza. I due fotografi sono affascinati soprattutto dall'eleganza, che riescono – eleganti anch'essi nel loro modo di vedere – a inquadrare con semplicità: l'eleganza di una ragazza, di un gesto, di una forma. Ma sono attratti anche da situazioni più surreali che colgono con complice ironia. E allora fotografano da vicino due bambini un po' in carne ricoperti di fango che diventano minacciosi e marziani, oppure sottolineano l'assurdità di un uomo in mutande che con ostentata nonchalance si mostra disinvolto e padrone di sé.

I due amici Alessandro Albert e Paolo Verzone realizzano insieme reportage che nascono da un intento comune, ma procedono anche indipendentemente percorrendo ognuno dei due un proprio percorso personale.

Albert, che è anche scrittore, è più introverso e riservato ed è piuttosto stanziale. Parte dalla sua Torino solo quando riceve un incarico o quando, quasi sempre con Verzone, insegue sogni di paesi lontani. Da circa un anno realizza reportage in formato panoramico.

Verzone, comunicativo e ansioso, invece è sempre in viaggio. Divide la sua vita fra Torino e Parigi e il resto del mondo. Ha vinto il premio Canon 2001 con un lavoro su Peshawar in Pakistan: una storia in bianco e nero dai toni misteriosi e incantati su una città di confine.

Valentina Carmi

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