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È un percorso non lineare quello che mi ha condotto ad esplorare ambiti diversi della scrittura e della creatività. Per chi ama scoprire anche ciò che non sta cercando, per chi ama spigolare seguendo il proprio istinto, qui c'è del materiale: riflessioni e contributi di arte, fotografia, video, poesie, comunicazione, geografia, personaggi…

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[1/9/2000]

Schiavi della comunicazione

Antonio Casilli è un intellettuale con una solida formazione in economia e sociologia acquisita alla Bocconi, onnivoro e versato in molte arti: ha disegnato fumetti, fatto video, scritto romanzi e poesie. Ne La macchina libertina (Manifestolibri, 1997) indaga il pensiero di De Sade come profetica metafora della civiltà del capitale. L'Italia gli stava stretta e oggi lavora come ricercatore a Parigi, all'istituto CETSAH già diretto da Roland Barthes e Edgar Morin, alternando docenze nelle università di mezza Europa sul tema a lui più caro, il rapporto fra corpo, macchina e imamginario sociale nella cultura cyber. Per la casa editrice DeriveApprodi di Roma, insieme ad altri, ha inventato la collana dal titolo MAP - Manuali di autodifesa postfordista, dedicata ai nuovi mestieri di fine millennio o alle nuove tecnologie per fare quelli vecchi (giornalisti, comunicatori, donne di servizio, trader on-line, mail e mobbing ecc.) È stato Casilli a originare il volume e il titolo Schiavi della comunicazione - Vita e nevrosi nella fabbrica dei media, con prefazione di Beppe Gozzini e testi, oltre al mio, di Lorenzo de Marinis, Paolo Faranda e Georgia Lauzi. Un po' sfogo, un po' riflessione e un po' manuale. I colleghi ridono (amaro). Il volume si acquista on-line direttamente dall'editore. L'editore non accenna a onorare il contratto. Come volevasi dimostrare.
www.deriveapprodi.org



[6/1/1999]

Bocce, amore e tanto vino

Un libro fatto fra amici per festeggiare una lunga tradizione, e oggi una rarità da bibliofili: La boccia d'oro - Inno al gioco delle bocce e al Torneo della Pianazza, con testi di Narici, Carugati, Cerri, Bettonica, Schatz, Buffa, Intra, Guidarini, Alberti Schatz e Ponti, illustrazioni originali di Clemente, Mariani, Prina, Staino, Vaglieri e Vittazelman. Se volete, compratelo: costa solo 50 euro (scrivete a eugenio.alberti@ladomir.com).



[12/1/1997]

Count Down

Nel 1997 Massimo Randone mise in piedi un'operazione singolare. Ispirandosi ai Five memos for next millennium di Calvino, stampò e diffuse una serie di cartoline bianche con pochi elementi grafici – una base comune di partenza su cui intervenire con i linguaggi dell'arte. La rivista Count Down documentò le cartoline più belle e interessanti che affluirono da tutto il mondo: era una rivista a tempo, ossia una volta commentate le cinque serie si sapeva sin dall'inizio che sarebbe finita. L'ultimo numero uscì nel 2001. Il grafico Lucio Luzzara trasformò ogni numero in un fuoco d'artificio. Io ero della partita e ho pubblicato diversi articoli, accompagnando per intero la cavalcata del conto alla rovescia, eccetto un numero. Nel 2003 la rivista finì nella mostra Melting Pop curata da Gianluca Marzano al Museo delle Papesse di Siena come esempio di operazione editoriale pop.



[5/1/1997]

Spigolando di scienza...

Simona Poidomani è una giornalista di ADN Kronos con la passione della divulgazione scientifica, aveva in animo a un romanzo sul periodo di prigionia inglese del fisico tedesco Heisenberg. Allora collaborava con il magazine on-line Galileo, una testata di divulgazione scientifica tutt'altro che nazional-popolare, insomma diversa dal filone Piero Angela e Cecchi Paone. Fu lei che mi spinse a tirare fuori dal cassetto una strana ‘escursione' nei territori fra scienza e parascienza che chissà per quale oscura curiosità anni addietro ebbi a scrivere. Su Galileo uscì una versione tagliata, qui viene riproposto il testo integrale.
www.galileonet.it



[1/11/1996]

Banca Europa

Banca Europa è stata una curiosa rivista-contenitore voluta dall'architetto Ivan Rizzi per parlare al mondo bancario in un momento in cui era chiamato ad accollarsi una fase di nove sfide, e quindi – si supponeva – avesse bisogno di nuovi stimoli dall'esterno. Dal 1996 al 1999 il caporedattore Paolo Canton mi commissionò una serie di contributi di analisi sulla comunicazione delle banche, accompagnati da un'intervista di approfondimento. Come hanno comunicato le grandi banche i passaggi cruciali della loro evoluzione recente: privatizzazioni, fusioni, etica e nuove tecnologie?



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