[5/10/2012]
Carmi + Milano Unexpected alla Naba
La Nuova Accademia di Belle è un bel luogo per studiare arte e design, e se non è la prima per qualità e livello degli insegnamenti, a Milano è certamente fra le prime tre. In questa scuola ho l'onore di tenere un corso insieme al Roberto Maria Clemente su come progettare riviste. E in questa scuola è stata organizzata una serata nell'ambito della Settimana della Comunicazione, in cui è stato presentato ai milanesi il film Le mani! La testa! Gli occhi! Eugenio Carmi, un artista in fabbrica (Italsider, Genova, 1956-1965). La sala non era gremita. Claudio Cerritelli ha detto cose esatte e poetiche, Kerbaker ha condotto con garbo, Arnaldo Pomodoro non è venuto e Eugenio Carmi ha parlato con ironia e il sorriso dell'anima. I giovani sembra abbiano gradito, ma sono anche un po' misteriosi. In questo link ci sono i rimandi per vedere il film on line. www.eugeniocarmi.eu/video.intro
Negli stessi giorni, con il Responsabile del biennio di Design di Comunicazione Alessandro Montel e Roberto Maria Clemente per cinque giorni abbiamo animato una redazione aperta a studenti e cittadini per costruire insieme un magazine dal titolo Milano Unexpected/, con il canale di accesso on-line www.milanounexpected.it. Il progetto si è poi arenato, ma chissà, non è detto che non possa riservarci un colpo di coda.
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[7/10/2011]
Una mattinata al museo a riflettere
"Tre ore. Tre domande. Tre relatori per ogni tema che riflettono ad alta voce sugli scenari contemporanei del sempre più liquido mondo della comunicazione." Questo è in estrema sintesi il format del seminario che per il secondo anno organizziamo insieme a Pietro Cerretani nell'ambito della Settimana della Comunicazione. Il titolo di quest'anno è stato Quando pensi, alza il volume. È stata una bella mattina, nella sala decorata da Italo Rota dentro il Triennale Design Museum con assi di legno odorose e sciami di schermi appesi al soffitto come in Matrix. Pubblico attento e direi inchiodato alle sedie, relatori appassionati e a loro agio. Far collidere i saperi è rischioso ma, quando funziona, altamente proficuo per le menti. Non è giusto che il sabba dei talk show televisivi uccida il piacere della discussione fra persone che hanno qualcosa da dire.
In generale, i comunicatori dovrebbero recuperare una sana attitudine umanistica, ascoltare e leggere libri formandosi una visione del mondo più ampia, che trascenda il condominio del settore o del mercato. Se è vero che sono gli ingegneri di flussi di messaggi caldi e freddi, anche gli ingegneri alla sera leggono o vanno a teatro. Occorrerebbe insomma che conoscessero un po' di più che cosa scorre all'interno dei tubi che posano. Se così facessero, il panorama della comunicazione (italiana) migliorerebbe nel giro di una settimana.
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