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Ladomir č uno studio professionale nato a Milano nel 2003 per iniziativa di Eugenio Alberti Schatz. Qui trovi le credenziali e i propositi di Ladomir. Ma anche, nella sezione Eugenio Alberti, i testi e le immagini che formano il retroterra individuale del suo animatore.


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[6/12/2006]

Le braci dell’utopia non smettono di scaldare

Eugenio Carmi ha ricevuto il Premio Novaro per la Cultura Ligure al Museo d'Arte Contemporanea di Genova. In quest'occasione è stato proiettato per la prima volta il documentario Le mani! La testa! Gli occhi! - Eugenio Carmi, un artista in fabbrica (Italsider, Genova 1956-1965). L'ideazione del progetto e la sceneggiatura sono di Eugenio Alberti Schatz e Valentina Carmi, la regia è di Fabio Bettonica, i committenti sono il Comune di Genova e la Società per Cornigliano. Il primo film di Ladomir!

Che cosa succede quando una grande industria di stato che produce acciaio chiama un artista – e non un grafico o un designer – a coordinare l'immagine? Succede che il germe dell'utopia entra sottopelle anche là dove sembrava inconcepibile. Il film racconta, attraverso le opere e le voci di artisti, critici, colleghi e operai (da Umberto Eco a Gillo Dorfles, da Arnaldo Pomodoro ad Achille Perilli), una vicenda umana, artistica e professionale che a mezzo secolo di distanza mantiene intatta la propria entusiasmante carica di rottura.


[5/6/2006]

Un motore filosofico alla Mediateca di Santa Teresa

Con Simon Lewandowski abbiamo passeggiato a lungo per Milano alla ricerca di un luogo dove poter esporre la sua ArtistMachine. Fra le varie candidature, gli avevo segnalato l'austera sala di lettura della Mediateca di Santa Teresa, con una grande vetrata come diaframma fra i passanti di via della Moscova e il popolo interno dei suoi visitatori ipnotizzati che invece di leggere libri fissano uno schermo di computer. Un futuro rovesciato all'indietro. Simon non ha avuto dubbi, e con l'aiuto di Orio Vergani, della galleria Nowhere, oggi quell'idea è diventata una mostra.

Quella in mostra è una strana macchina-artista che produce e distrugge, facendo riflettere su molte cose. A partire dal concetto di utilità delle macchine 'cugine', quelle vere che si usano nell'industria. L'operazione è ricca di implicazioni: una macchina inutile definita dal suo artefice 'motore filosofico' (www.lewandowski.lowtech.org); esposta in un luogo del sapere; un artista inglese di origine polacca che lavora nell'ambito del situazionismo e delle low technologies; un'operazione di sottile contrabbando in una città affaticata dalla pianura geografica e mentale in cui è piombata.



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