[20/10/2010]
Mario Pischedda sbarca a Milano
Bellissima data per inaugurare una mostra bipolare – galleria Quintocortile e Libreria Shake – in un cortile milanese certamente non omologato. La mostra, dal titolo Mario Pischedda - Dissipatio M.P., è a cura mia e di Donatella Airoldi. Il titolo allude al romanzo Dissipatio H.G. di Guido Morselli. Pischedda è un fiume in piena che arriva dalla Sardegna, produttore infaticabile di immagini. Che cosa succede quando l'arte che vive sul web esce dalla rete e prova a farsi mostra?
Nell'ambito della mostra, anche una conversazione sulla bulimia delle immagini. I torrenti visivi in cui siamo immersi fanno di noi "dervisci dello sguardo" (nella sezione Eugenio Alberti, Critica d'arte c'è un testo critico dal titolo Cinque passi verso il delirio, più uno). Che cosa succede quando proviamo a resistere alla corrente e a dare un senso invece che subirlo?
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[31/10/2009]
Autoepitaffio: l’ultima frontiera della pubblicità
Qual è il prodotto più sofisticato, complesso, multifunzione, multitarget, con sfumature e registri di voce infiniti? Non c'è dubbio, l'essere umano. L'autoepitaffio richiede al suo autore di esprimere in poche parole – per non affaticare lo scalpellino e non impoverire oltre misura le cave di marmo toscane – il senso di una vita. Nasceranno agenzie
specializzate nel fare pubblicità ai singoli individui?
Nel frattempo leggetevi Meglio qui che in riunione, a cura di Eugenio Alberti Schatz e Marco Vaglieri, Rizzoli editore. Raccoglie gli epitaffi scritti in prima persona da 224 italiani illustri o in via di diventarlo, che hanno accettato di mettersi in gioco e di cimentarsi in questo nuovo genere letterario. Il libro contiene anche uno scritto di Gian Lupo Osti sulla non irreversibilità dell'epitaffio e una passeggiata fra libri che narrano di cimiteri & lapidi. Sin dai primi giorni dopo l'uscita, l'autoepitaffio è diventato un gioco sociale nella blogosfera, sulla Gazzetta dello Sport...
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